A C E R N O

Si erge su un ampio pianoro nel cuore dei Monti Picentini a 740 m. s. m.; situata ai confini con la provincia di Avellino, dista da Salerno, suo capoluogo di provincia, Km 40, da Montecorvino Rovella (SA) Km 18 e da Montella (AV) Km 16.
Le origini di Acerno sono avvolte nella nebbia della leggenda. Sembra che essa derivi dalla distruzione della campana Picentia, che i Romani rasero al suolo a seguito della convivenza di questa con Annibale: i superstiti si sarebbero rifugiati sui monti fra l'Accellica, il Polveracchio ed il Cervialto, dando cosi vita ad Acerno. Al di là delle spiegazioni dotte ed erudite l'etimologia più sicura è quella che fa derivare Acerno da una pianta – l'acero – che in quelle montagne alligna con facilità (ricordare il “trabibus contextus Acernis” dell'Eneide, libro II, v. 112, riferito al materiale con cui fu costruito il cavallo di Troia.
È stata sede vescovile (fino al 1818) e oggi è aggregata all'Arcidiocesi di Salerno. La sua storia s'identifica con quella della Diocesi.
Acerno appartenne in feudo a varie famiglie tra le quali ricordiamo i de Terrascone, i Fusco, i Colonna, i Pisanello, i d'Acquino; i Mascaro che la tennero in possedimento con il titolo di marchesato.
Diede i natali ad Angelo Andrea Zottoli, missionario in Cina, che compilò il primo vocabolario italo-cinese e tradusse varie opere dal cinese e in cinese, sicchè si meritò il premio Julien dell'Accademia Francese; a Sikelmanno che si distinse nell'arte della guerra con la creazione di macchine per assaltare città fortificate: si dovette a lui la presa di Equino; a Pietro Vezzi, vescovo di Salerno, celebre studioso della scuola Medica Salernitana; a Juppa Vitale, rinomato direttore d'orchestra, che diresse l'Aida di Verdi in occasione dell'inagurazione del Canale di Suez.  Da menzionare pure Marcello Cervini, vescovo di Acerno, che il 9 aprile 1555 venne eletto al soglio pontificio con il nome di Marcello II.

AMBIENTE

È una delle zone del Mezzogiorno d'Italia che meglio conserva l'ambiente naturale come pure un buon numero di testimonianze di archeologia industriale. La ricchezza e la varietà dell'ambiente e delle strutture consentono al turista di vivere una vacanza di alto valore naturalistico e storico. Acerno, quindi, località ideale per le vacanze personalizzate: da un turismo ambientale-naturalistico-escursionistico ad un turismo culturale e studentesco, da un turismo per la terza età e per la salute ad un turismo invernale.
La Giunta Regionale della Campania, con delibera n° 1539 del 24/04/2003, ha istituito il Parco Regionale dei Monti Picentini. Già nel 1985 il Ministero dei Beni culturali ed Ambientali con proprio decreto aveva definito “di notevole interesse pubblico il territorio dei Monti Picentini ricadenti nei comuni di Acerno… in quanto “le aree in questione costituiscono una serie di incomparabili quadri ambientali, osservabili da numerosi punti di belvedere, formati da massicci calcarei, da pianori appenninici, da boschi e verdeggianti pascoli posti ai margini di faggete di notevoli dimensioni; l'integrità ambientale delle vette, la ricca vegetazione che, tipica della montagna appenninica, ricopre i Monti Picentini, nonché la unitarietà dell'area sotto l'aspetto ambientale, geologico, naturalistico costituiscono , quindi, un patrimonio di grande pregio paesaggistico degno di adeguata tutela”.
Il soggiorno ad Acerno offre la possibilità di lunghe passeggiate ed escursioni in montagna. Si attraversano boschi fittissimi di castagneti secolari ed imponenti faggete, si scoprono panorami pittoreschi ed ambienti agresti di grande suggestività.
Intorno ad Acerno, nel comprensorio, è possibile camminare per giorni seguendo i sentieri segnati nel 1984 dalla Pro Loco di Acerno e pubblicati nel 1986 nel volume di Donato Vece Alta Via dei Monti Picentini.
Per chi ama il trekking 250 Km di sentieri segnati consentono di toccare le principali vette del comprensorio: l'Acellica (m. 1660), il Cervialto (m. 1809), i Mai (m. 1607), il Polveracchio (m. 1790) e il Terminio (m. 1806). Vi è anche la possibilità di effettuare escursioni a cavallo ed in mountain bike e la pratica del parapendio, per queste ultime 2 attività ad agosto si svolge il raduno annuale.
Nei locali della biblioteca comunale è possibile osservare il calco della zanna del Mammuth Primigenius. Il ritrovamento dovuto, al prof. Giuseppe Leuci,dell'istituto di Paleontologia dell'Università di Napoli, è stato datato per il conglomerato che l'avvolge dai 300 ai 400 mila A.F. dai professori Brancaccio e Capalbo. La presenza di resti fossili appartenenti all'elephas antiquus lascia supporre che il salernitano sia stato in passato zona lacustre.
Si può visitare quel che rimane delle due cartiere di Acerno, che nel 1848 davano lavoro a 30 operai ed una produzione di 8000 risme di carta.
Dello stesso periodo vi sono le testimonianze di un mulino ad acqua, e della scoperta di una miniera di lignite.

 

TURISMO PER LA TERZA ETA' E LA SALUTE

Non è da pochi anni che Acerno è stata prescelta a località di soggiorno e villeggiatura; c'è pertanto una naturale vocazione dell'ambiente all'ospitalità, ad accogliere il forestiero con manifesta simpatia e cordialità. Numerose sono le occasioni d'incontro in piazza, negli alberghi, sui campi di bocce.
Il comprensorio di Acerno racchiude uno dei bacini idrografici della Campania piùimportanti: le sue acque (Ausino) arrivano a Salerno ed a Pompei fino a Capri ed isole minori.
Stazione climatica di particolare pregio, è già ricordata come tale in un attestato del 1646, rinvenuto dallo studioso don Andrea Cerrone e pubblicato nel 1959:
“Noi sottoscritti Priori et Dottori Ordinari dell'almo Collegio di Medici della cittàdi Salerno…..sempre avevamo giudicato come hoggi giudichiamo la detta Città di Acerno godere per suo natural privilegio amenità d'aere più che salubre, acque cristalline, di facile digestione, sito non coinquinato, ……… s'aggiunge di più che l'ambiente di detta città nell'estate ventilato e fatto fresco da salubri venti hane allettato et pro tempore alletta più e diversi convalescenti con consulta di loro signori Medici a fruirlo, et praticarlo per il beneficio, et confirmazione della lor totale salute. Il tutto essendo vero come verissimo già è havemo per la verità la presente di nostre proprie mani in presentia delli sottoscritti. Salerno nell'almo collegio lì 25 di giugno 1646”.

 

TURISMO INVERNALE

Acerno è ottima base per raggiungere gli impianti sciistici del Piano Laceno (AV), unici della Campania. Per coprire la distanza di 21 Km è in programma l'istituzione, a cura dell'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, di una navetta che collega le due località.

 

TRADIZIONI E PIATTI TIPICI

Le massaie di Acerno riservano ai giorni di festa le pietanze tradizionali, che richiedono più impegno nella preparazione quasi per una particolare e forse inconscia esigenza di contribuire maggiormente a celebrare la giornata nell'intimità della famiglia.
Tra i primi piatti sono da r icordare i fusilli al ragù (preparati a mano con asticelle di ferro) sono i più tradizionali; seguono gli gnocchi (di farina e patate), gli spaghetti al fungo, al tartufo e al sugo di trote.
Per secondo piatto il capretto al forno si accompagna ai fusilli, cotto in larghe tortiere di rame stagnato. Ma anche i saporitissimi funghi sono un piatto forte della gastronomia locale; la preparazione più originale è quella in tortiera sotto brace; infine il tartufo di Acerno preparato nel bagno di olio d'oliva.
Pure molto apprezzati per il loro gusto genuino sono i caciocavalli e la ricotta di pecora.
Le castagne, che sono il prodotto tipico di Acerno, vengono offerte in vari modi; il più elaborato – le cosiddette “pasticelle” – consiste in un impasto di farina di castagne, uova, vino bianco ed un pizzico di sale, e in un ripieno di zucchero, cioccolata,cacao dolce, anice ed uva sultanina; il tutto, confezionato a pezzi romboidali, viene fritto in olio abbondante e successivamente cosparso di miele.
In estate, infine, quasi in onore al forestiero, i caffè locali gareggiano nella preparazione della fragolata, con frutti profumatissimi raccolti nei boschi.

 

DA VEDERE

  • Cattedrale di San Donato
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli
  • Chiesa di S. Maria del Suffragio
  • Santuario della Madonna delle Grazie
  • Chiesa di San Matteo
  • Chiesa di Sant'Antonio
  • Antiche cartiere
  • Antiche ferriere

 

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Pro Loco di Acerno Tel. 089-869395  - Sede: via R. Sanzio 41 - 84042 Acerno (SA)

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